Archeol. - Civiltà che diede inizio al periodo
neolitico e che deriva da quella mesolitica tardenoisiana-magosiana di cui
furono trovate tracce anche in Italia nelle grotte liguri dei Balzi Rossi e
delle Arene Candide. Derivò il suo nome dalla località francese di
Campigny, dove, nel 1866, fu trovato il primo giacimento dall'archeologo
francese Philippe Salmon e si estese in Europa dal VII al III millennio a.C.
evolvendosi e perfezionandosi specialmente nella lavorazione del vasellame. Pare
che le sue origini siano collocabili in Africa dove essa trova riscontro nelle
culture del lago Magosi (Magosiana) presso il lago Rodolfo, nella Stillabayana
superiore (Kenya) e nella Eibiana (Somalia). Le industrie litiche della
c.c. sono caratterizzate da manufatti bifacciali scheggiati rozzamente;
tuttavia con essi vennero prodotti arnesi assai efficaci come accette, asce,
picconi. In Italia - nelle regioni del Gargano, nel Veronese, nelle isole
Tremiti - la
c.c. appare già di tipo neolitico mentre nel
Nord-Europa (Danimarca) essa si presenta come la continuazione della cultura di
Eterbolle, ma arricchita dalla scoperta del boomerang e caratterizzata dalla
diffusione dei cosiddetti
kjokkenmöddinger, i resti della cucina
rappresentati da conchiglie e dagli avanzi dei pasti dei mesolitici.